L’acero occupa un posto particolare tra i miei alberi preferiti. Ho potuto ammirare l’impareggiabile bellezza di una foresta canadese d’aceri in autunno; le mille sfumature di rosso, marrone arancio, giallo e verde che le foglie assumono in questa stagione. Insomma in qualche film ti sarà pur capitato di vederle. E poi come trascurare la forma della foglia, è eccezionale.

Nella foto a lato appaio io sotto uno splendido esemplare di acero riccio, nei pressi delle cascate del Niagara.

Esistono molte specie comprese nel genere acero, che posso presentarsi sotto forme e dimensioni molto variabili. Le specie più piccole arrivano sino agli 8 metri, mentre le più grandi oltre i 30.

Anche le foglie sono molto diverse, tutte sono palmate e variano da 3 a 7 lobi.

La corteccia tende ad assumere diverse sfumature di grigio a seconda della specie.

Una foglia d’acero riccio appare al centro della bandiera canadese. Dall’acero saccarino (acer saccharinum) si estrae la linfa da cui si produce lo sciroppo d’acero.

Dall’acero campestre, Stradivari, ricavava il ponte per i violini. Il legno dell’acero sopratutto quello montano è molto pregiato e impiegato in liuteria.

Le foglie d’acero sono un ottimo foraggio per gli erbivori, poiché sono ricche di sostanze minerali, vitamine e azoto.

"Già sorgeva il cavallo
fatto di travi d’acero: allora più che mai
i nembi risuonavano per tutto il vasto cielo"

"Veglierà sulla Russia celeste
lo acero ritto su un piede.
So che tu sei grandissimo amico
di chi bacia la pioggia dei tigli,
anche perché, aero antico,
a me nel capo somigli"