Il tamerice non è esattamente un bell'albero. Non è grande, ha delle foglie pelucchiose un po' ridicole,
è sgraziato ed irregolare, a volte sembra più un cespuglio. E allora perché sceglierlo?
E' un albero che mi ricorda l'infanzia in laguna, è molto facile da arrampicare proprio per la sua conformazione,
ottimo per giocare a nascondino e ammirevole per il fatto di crescere in luoghi inospitali,
dove spesso è l'unico albero presente.
Descrizione:
E' alto fino a 6 metri, molto ramificato fin dalla base.
Le foglie sono squamate piccole carnose di un colore verde chiaro un po' azzurrognolo. I fiori di colore rosa, sono piccoli e numerosissimi e compaiono prima delle foglie.
Curiosità:
Pare che debba il suo nome ad un fiumiciattolo pirenaico.
Letteratura:
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.
La pioggia nel pineto, D'Annunzio
«Amo gli alberi più di ogni altra cosa, per il semplice fatto che accettano la loro condizione di vita con solenne rassegnazione.»
W. Cather