Fiorella mannoia

AL FRATELLO CHE NON HO
L’ALTRA MADRE
CHE VITA SARAI
IO POSSO DIRE LA MIA SUGLI UOMINI
INEVITABILMENTE
LA LETTERA CHE NON SCRIVERÓ MAI
MIO FRATELLO CHE GUARDI IL MONDO
LE NOTTI DI MAGGIO
PESCATORE
PICCOLA PICCOLA
QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO
LA STORIA SIAMO NOI

ISTRUZIONI

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L’ALTRA MADRE

Un altro giorno passa via
e ti ritrovi ancora
lungo la stessa ferrovia
che ti colora il mondo e gli attimi
come un fuoco di paglia che dà
il calore che ti avvolge
non puoi tornare indietro più
nemmeno lo vorresti
non ti ricordi chi sei tu
ma non avresti niente in cambio no
tu non avresti nemmeno
la gente che trovi nella notte.    

Si ferma il tempo sulla strada
per tutto il tempo che vorrai
e ti nascondi
domani accada quel che accada
è già così lontano il mondo
ma tra un istante dormirò
con l’altra madre che io ho   

Non c’è risposta né perché
ma solo voglia e crampi
alla mattina col caffé
fuori di casa inciampi subito
nella caccia al tesoro
ma c’è quella medesima domanda
e il tempo dolcemente sale
come una bianca funivia
che ti percorre
come un lontano carnevale
era così veloce il mondo
io non avevo fretta no
un’altra madre aspetta
c’è un’altra madre che io ho.  

Si ferma il tempo sulla strada
per tutto il tempo che vorrai
e ti nascondi
domani accada quel che accada
è già così lontano il mondo
ma tra un istante dormirò
con l’altra madre che io ho.  

          (E. Ruggeri - L. Schiavone)

LA LETTERA CHE NON SCRIVERÓ MAI

Il tempo scorre e sta venendo sera
ti sto cercando con la fantasia
con una specie di felicità
sto già pensando a te.
Tra le diverse direzioni prese
verso paesi irraggiungibili
ed io nascosta tra le mie difese
sto ricordando te.
E se l’immagine è confusa
il tuo colore non sbiadisce
e sta parlandomi di te
questa giornata che finisce qui.
Domani cambiano l’arredamento
e forse cambio lentamente io
ma dentro a questo nuovo mutamento
ho già nascosto te.
Oggetti qui disordinatamente
dovrei decidermi a buttarli via
ma qualche cosa misteriosamente
mi riporta a te.
Una finestra che si chiude
ma sto guardando tra le tende
e mi sorprende la pitta
che ti cerca come faccio io;
e se il cervello prende il sopravvento
nasconde voci da buttare via
ma tira un vento che conosco già
mi sembra nostalgia.  

          (R. Cocciante - E. Ruggeri)

PICCOLA PICCOLA

Piccola piccola
che aspetti il tuo momento
piccola voce senza accento
goccia di pioggia che spegni le parole
per paura che siamo quelle del dolore
per paura che siamo quelle del dolore
e il dolore viene forte quando è sera
cosi nel mondo com’è, cosi nel mondo com’era
quando eravamo pieni di malinconia
e tu a guardarmi ed io a scappare via
e tu a guardarmi ed io a scappare via
piccola piccola ci vuole del talento
per avere quegli occhi senza mai sgomento
quarto di stella che bruci le parole
per paura che siano quelle dell’amore
per paura che siano quelle dell’amore

piccola piccola che aspetti il tuo momento
piccolo dolore senza mai lamento
goccia di pioggia che spegnile parole
per paura che siano quelle dell’amore
ora lo vedi che dobbiamo vivere
coi sentimenti che ci toccano
coi ricordi che ci scontrano
e questi tempi che non cambiano
con le forze che tradiscono
con le parole che non servono
certe parole che si cantano
e dopo un poco non si cantano più. 

          (I. Fossati)

PESCATORE

Getta le tue reti
buona pesca ci sarà
canta le tue canzoni
che burrasca calmerà
pensa pensa al tuo bambino
al saluto che ti mandò
e tua moglie veglia di buon mattino
con Dio di te parlò
con Dio di te parlò.

     Dimmi dimmi mio Signore
     dimmi che tornerà
     l’uomo mio difendi dal male
     dai pericoli che troverà
     troppo giovane son io
     ed il nero è triste colore
     la mia pelle bianca e profumata
     ha bisogno di carezze ancora
     ha bisogno di carezze ora.

Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non t’ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
quando la sua furia diventa grande
e la sua onda è un gigante
la sua onda è un gigante.

     Dimmi dimmi mio Signore
     dimmi se tornerà
     quell’uomo che sento meno mio
     ed un altro mi sorride già
     scaccialo dalla mia mente
     non indurmi nel peccato
     un brivido sento quando mi guarda
     e una rosa egli m’ha dato
     una rosa lui m’ha dato.
     Rosa rossa pegno d’amore
     rossa rossa dalla spina
     nel silenzio della notte ora
     la mia bocca gli è vicina
     no per Dio non farlo tornare
     dillo tu al mare
     è troppo forte questa catena
     io non la voglio spezzare
     io non la voglio spezzare

Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
anche quando l’onda ti solleva forte
e ti toglie dal tuo pensare
e ti spazza via come una foglia al vento
che vien voglia di lasciarsi andare
giù leggero nel suo braccio forte
ma è cosi cattiva poi la morte
è cosi cattiva poi la morte?

     Dimmi dimmi mio Signore
     dimmi che tornerà
     quell’uomo che sento l’uomo mio
     quell’uomo che non saprà
     che non saprà di me e di lui
     delle sue promesse vane
     di una rosa rossa qui tra le mie dita
     di una storia nata già finita
     di una storia nata già finita.

Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non t’ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
e si placa e tace senza resa
e ti aspetta per ricominciare
e ti aspetta per ricominciare.

          (P. Bertoli)

LE NOTTI DI MAGGIO

Se questa è una canzone con cui si può parlare
se in questa notte di Maggio io ti penso ad ascoltare
certe piccole voci che a volte vanno al cuore
in questi momenti con l’aria che si muove
io conosco la mia vita e ho visto il mare
e ho visto l’amore da poterne parlare
ma nelle notti di Maggio non può bastare
la voce di una canzone per lasciarsi andare
amore su quel treno che è già un ritorno
amore senza rimpianto e senza confronto
che conosci la tua vita ma non hai visto il mare
e non hai l’amore per poterne parlare
ma è una notte di Maggio che ci si può aspettare di più
e se questa è una canzone con cui davvero si può parlare
in questa sera ferita da non lasciarsi andare
in questa notte da soli che non ci si può vedere
e non ci si può contare ma solo ricordare
io conosco la mia vita e ho visto il mare
e ho visto l’amore da vicino da poterlo toccare
ma nelle notti di Maggio non può bastare
la voce di una canzone per lasciarsi andare
nelle notti come questa che ci si può aspettare
se non una canzone per farsi ricordare da te
per farsi ricordare da te   

          (I. Fossati)

AL FRATELLO CHE NON HO

Avere vent’anni non è mica facile
ci vuole una vita per imparare
ci vogliono giorni passati a combattere
e lunghissime notti per recuperare

ci vuole una testa di legno,
perché inciampare è più facile
ed un cuore di stagno da rimodellare
ci vogliono sogni più duri di un’incudine
perché la solitudine li può schiacciare

Al fratello che non ho
potrei spigare mille trucchi per soffrire meno
il fratello che non ho
almeno non farebbe come me

Chissà se anche mio padre mi vedeva così
perso in inutili battaglie con nemici invisibili
e se capiva e non poteva dirmi
"vivile almeno tu, queste angosce
magiche che non tornano più"
ma dico:

avere vent’anni non sarà mica semplice
ci sono troppi minuti da non sprecare
ci sono certezze di burro che resistono ai secoli
e tanti dubbi di marmo da sgretolare

al fratello che non ho
potrei spigare mille trucchi per soffrire meno
il fratello che non ho
almeno non farebbe come me   
 
          (D. Silvestri)

LA STORIA SIAMO NOI

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.    

E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione. 

La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere. 

E poi la gente, (perché è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perché nessuno la può fermare.  

La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano. 
  
          (F. De Gregori)

QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO

Ci fanno compagnia certe lettera d’amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po’
è per la voglia di piacere a chi c’è già 
o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, 
tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche 
quando ti diremo ancora un altro "sì".     

In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c’è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po’
è per la voglia di capire 
chi non riesce più a parlare
ancora con noi.   

Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate,
ma potrai trovarci ancora qui
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro "sì",
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, 
tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche 
quando ti diremo ancora un altro "sì".  

          (E. Ruggeri - L. Schiavone)

CHE VITA SARAI

È la luce degli altri giorni che fiorisce questa sera
è il rumore dei ricordi come insetti a primavera
son le voci delle stanze che mi fermo ad ascoltare
sono immagini che porto dentro me
si sciolgono e si disperdono in fondo all’anima.  

È la curva dell’estate sulla strada di frontiera
è la neve sui ciliegi è la mia casa di ringhiera
sono sogni e cicatrici sono lacrime e radici
le parole che nascondo dentro me
scorrono e si confondono in fondo all’anima
fin dentro l’anima    

vita vita che vita sarai
che saremo che sarà di noi
in questo tempo che non basta mai
vita vita che vita sarai
chiudo gli occhi e non so dove mi porterai
dove mi porterai.   

E tu parlami con gli occhi e tu leggimi col cuore
porta il carro dei miei sogni oltre questo temporale
troppa gente che non dice troppa gente che non tace
nelle strade che percorro dentro me
vagano e si disperdono in fondo all’anima
fin dentro l’anima     

vita vita che vita sarai
che faremo che farai di noi
per tutto il tempo che al tempo darai
vita vita che vita sarai
guardo indietro e non so
non so dove tu andrai       

vita vita che vita sarai
che saremo che sarà di noi
in questo tempo che non basta mai
vita vita che vita sarai
chiudo gli occhi e non so dove mi porterai
dove mi porterai   

          (M. Bubola - P. Fabrizi)

INEVITABILMENTE

Passo queste mie giornate come sabbia nel deserto
hanno aperto una ferita in più
occasioni cancellate verso i margini del tempo
mentre il vento le trascina giù

Non danno pace, non hanno sguardi né pietà
tra le voci di rimorsi e pentimenti
non danno più malinconia nell’impossibile regia
delle ipotesi senza un’età
Era la vita che avevo già immaginato ma
diversa nel finale
Ma non sarebbe stata certo normale
Mi regalavano bugie avare di sorrisi
e sentimenti già divisi e buttati via 

Gli alibi che so a memoria e che non cambiano una storia
non si può tornare indietro mai
Sbagliati incontri guardando male dentro me
ma sono stata io l’incontro col destino
Così vicino alla realtà come una nave che non sa
navigare nel vento che c’è     

Era la vita per me, era già scritta male in me
inevitabilmente
Soldato scelto nella guerra perdente
e le cattive compagnie non sono una scusante
le cicatrici sono tante e profonde  

Ditemi come si fa ad imparare a decidere
pronti a sorridere a chi non ha voglia di noi
Era la vita che avevo già immaginato ma
diversa nel finale
ma non sarebbe stata certo normale    

Era già nato tutto in me inevitabilmente
Soldato scelto nella guerra perdente
se c’è un futuro non sarà una moneta in corso
mi ci vorrebbe solo un sorso di umanità

          (E. Ruggeri - L. Schiavone)  

MIO FRATELLO CHE GUARDI IL MONDO

Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te.
Mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.     

Se c’è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà.
Se non c’è strada dentro il cuore degli altri
prima o poi si traccerà.
Sono nato e ho lavorato in ogni paese
e ho difeso con fatica la mia dignità
sono nato e sono morto in ogni paese 
e ho camminato su ogni strada del mondo che vedi.     

Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.        

Se c’è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c’è strada dentro il cuore degli altri
prima o poi si traccerà.     

          (I. Fossati)

IO POSSO DIRE LA MIA SUGLI UOMINI

Io posso dire la mia sugli uomini
Qualche giorno è molto meglio
qualche giorno non mi sbaglio
vedo chiaramente quel che c’è
le colline, le vetrine
la mia stanza da imbiancare
questa faccia che va bene già com’è
guardo in faccia il sole
fino a lacrimare
fino a che si vedrà
chi per primo abbassa gli occhi.

Le mie amiche sono amare
se si parla un po’ d’amore
tanto ognuna sa comunque
quel che sa.

Io posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
davanti a una tazza di latte
con una coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò.

Qualche giorno è proprio meglio
ogni minimo dettaglio
sento chiaremnte quel che c’è
le risate, le sirene,
le sorprese di un aprile
questo cuore che va bene già com’è
e profumi e odori
sono un po’ più veri
fino a che si vedrà
chi per primo abbassa il cuore.

Le mie amiche sanno stare
dalla parte dell’amore
tanto ognuna sa comunque
quel che sa.

Io posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
la tazza di latte che scotta
e quella coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò.

Qualche giorno è sempre meglio
guardo avanti e non mi sbaglio
so precisamente cosa c’è per me..

E posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
davanti a una tazza di latte
con una coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò. 

          (L. Ligabue)