Fiorella mannoia

L’AMORE CON L’AMORE SI PAGA
ASCOLTA L’INFINITO
COME SI CAMBIA
LA COSTRUZIONE DI UN AMORE
I DUBBI DELL’AMORE
OH CHE SARÁ
SALLY
IL TEMPO NON TORNA PIÚ
I TRENI A VAPORE
TUTTI CERCANO QUALCOSA

ISTRUZIONI

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L’AMORE CON L’AMORE SI PAGA

L’amore con l’amore si paga
l’amore con l’amore si paga
l’amore con l’amore si paga
l’amore con l’amore  

Ho lacrime da donna
cosmetiche e severe
e lacrime da uomo
profonde e non meno sincere    

E continuo a bussare alla porta di Dio
e continuo a bussare alla porta di Dio
a passo di cane alla porta di Dio
a passo di cane alla porta di Dio    

Chi non ha scarpe non ha ragione mai
chi non ha scarpe non ha padroni rispondo io
chi non ha scarpe non ha scarpe allora
chi non ha scarpe non ha scarpe 

Vengo a vedere per l’ultima volta
il mio grande amore
vengo a trovare per l’ultima volta
il mio compositore
cuore di latta che non hai fatto che guai
cuore meschino che non hai fatto che guai   

Col mio sguardo diritto
e i miei occhi speciali
come una vedova di vent’anni che vuole sapere
una puttana di trent’anni che vuole vedere
all’estremo limite del vero
all’estremo limite del vero c’è   

Che l’amore con l’amore si paga
che l’amore con l’amore si paga
l’amore con l’amore si paga
l’amore con l’amore  

O Capitano Mio Capitano
anche se il viaggio è finito
sento ancora tempesta annunciare
e le donne esultare
le campane suonare
e altre inutili parole d’amore  

O Capitano Mio Capitano
è che non posso lasciare
che nemmeno un sogno scivoli via
sotto nuove bandiere
ancora giorni e sere
per il tempo che ha l’anima mia
e per me    

Orecchie d’asino
in questo entroterra umido
vince chi dimentica
vince chi dimentica   

L’innamorato perpetuo
scrive la sua ultima lettera alla luna
dall’orizzonte degli eventi
fa l’elogio del peccato e del peccatore
quante inutili parole d’amore
quante inutili parole
quante inutili parole d’amore
quante inutili parole      

E l’amore con l’amore si paga
e l’amore con l’amore si paga
l’amore con l’amore si paga
l’amore con l’amore    

Ho lacrime da donna
cosmetiche e severe
e lacrime da uomo
d’amore, direi   

Io continuo a bussare alla porta di Dio
e continuo a bussare alla porta di Dio

          (I. Fossati)

ASCOLTA L’INFINITO

Potremo ancora giocare la partita del tempo
magari colorare qualche cartolina
e nelle notti future buttarci via
tenere il cuore lontano dalla nostalgia
e questa voglia di caldo che arriva piano
e questa sete di vita che prende la mano
avremo tavoli pieni di persone contente
e fuori dei motori pieni di benzina
e l’occasione di vivere fantasie
e di nascondere piccole malinconie
ma la paura e la noia ritorna piano
la solitudine porta così lontano.       

Com’è difficile dire tutto quello che sento
tutte le piccole grandi verità
ed ogni movimento che mi cambierà
e camminare così nell’infinito che ho dentro
che si modifica e cerca libertà
e chiede di capire quello che sarà
se parli piano puoi sentirlo già   

ascolta l’infinito.       

Vedremo case tradite dal passare degli anni
ci sembreranno piccole e dimenticate
ritroveremo discorsi curiosità
e quel dolcissimo male ci accarezzerà
ma non avremo parole per dire dov’è
e l’abitudine porta così lontano
non è possibile dire tutto quello che accende
tutte le deboli e forti simmetrie
che lasciano nell’anima le poesie
e quella parte di noi che l’infinito nasconde
che ci modifica e vuole verità
e sa comunicare quello che sarà
se guardi dentro puoi vederlo già    

ascolta l’infinito.

            (P. Fabrizi, E. Ruggeri)

COME SI CAMBIA

Un pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli
a indovinare il viso di qualcuno che ti passa accanto
Tornare indietro un anno, un giorno, per vedere se per caso c’era
e sentire in fondo al cuore
un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo un’altra volta    

Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come per ricominciare    

Con gli occhi verdi e brillantina
sento il duemila certo che verrà
agile la pioggia sopra le mie spalle nude
E dentro un taxi nella notte avere freddo e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima    

Come si cambia per non morire...   

Quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze ho già perso, oh no...
Come si cambia per non morire, come si cambia...
Sentire il soffio della vita su questo letto che fra poco vola
toccarti il cuore con le dita e non aver paura
di capire che domani è un altro giorno      

Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare...

            (M. Piccoli, R. Pareti)

LA COSTRUZIONE DI UN AMORE

La costruzione di un amore,
spezza le vene delle mani,
mescola il sangue col sudore,
se te ne rimane.
La costruzione di un amore,
non ripaga del dolore,
é come un altare
di sabbia in riva al mare.

La costruzione del mio amore,
mi piace guardarla salire,
come un grattacielo di cento piani,
o come un girasole.
Ed io ci metto l’esperienza,
come su un albero di Natale,
come un regalo ad una sposa,
un qualcosa che sta li e che non fa male.

E ad ogni piano c’é un sorriso
per ogni inverno da passare,
ad ogni piano un paradiso,
da consumare.
Dietro una porta un po’ d’amore,
per quando non ci sarà tempo
di fare l’amore,
per quando farai portare via
la mia sola fotografia.

Ma intanto guardo questo amore,
che si fa più vicino al cielo.
Come se dopo tanto amore
bastasse ancore il cielo.
Sono io e sono qui e mi meraviglia,
io qui stretto fra le mie braccia;
eh, no son proprio io,
lo specchio ha la mia faccia.

La fortuna di un amore
come lo so che può cambiare.
Dopo si dice: "l’ho fatto per fare",
ma era per non morire.
Si dice: "che bello tornare alla vita,
che mi era sembrata finita;
"che bello tornare a vedere".
E quel che è peggio é
che è tutto vero perché...

La costruzione di un amore,
spezza le vene delle mani,
mescola il sangue col sudore,
se te ne rimane.
La costruzione di un amore,
non ripaga del dolore,
é come un altare
di sabbia in riva al mare.

Intanto guardo questo amore,
che si fa più vicino al cielo.
Come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo e...
sono io, mi meraviglia
stretto fra le mie braccia
eh no son proprio io,
lo specchio ha la mia faccia.

Son io che guardo questo amore,
che si fa più vicino al cielo,
come se dopo tanto amore,
bastasse e ci fosse ancora il cielo.
E tutto ciò mi meraviglia,
tanto che se finisse adesso,
lo so, io chiederei
che mi crollasse addosso, sì.

          (I. Fossati)

I DUBBI DELL’AMORE

Se una mattina io
mi accorgessi che con l’alba sei partito
con le tue valigie verso un’altra vita
riempirei di meraviglia la città
Ma forse dopo un po’
prenderei ad organizzarmi l’esistenza
mi convincerei che posso fare senza
chiamerei gli amici con curiosità
e me ne andrei da qua 

Cambierei tutte le opinioni
e brucerei le foto
con nuove convinzioni
mi condizionerei
forse ringiovanirei
e comunque ne uscirei
non so quando (quando)
non so come  

Ma se domani io
mi accorgessi che ci stiamo sopportando
e capissi che non stiamo più parlando
ti guardassi e non ti conoscessi più
io dipingerei di colori i muri
e stelle sul soffitto
ti direi le cose che non ho mai detto
che pericolo la quotidianità
e la tranquillità  

Dove sei, come vivi dentro?
C’è sempre sentimento
nel tuo parlare piano
e nella tua mano
c’è la voglia di tenere
quella mano nella mia   

Tu dormi e non pensare
ai dubbi dell’amore
ogni stupido timore è la prova che ti do
e rimango e ti cerco
non ti lascio più
non ti lascio più

          (E. Ruggeri, L. Schiavone)

OH CHE SARÁ

Ah che sarà che sarà che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe che vanno combinando in fondo al buio
che gira nelle teste e nelle parole che accende candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza quel che non ha ragione ne mai ce l’avrà
quel che non ha rimedio ne mai ce l’avrà quel che non ha misura.   

Ah che sarà che sarà che vive nell’idea di questi amanti che cantano
i poeti più deliranti
che giurano i profeti ubriacati che sta sul cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici che sta nel dai e dai delle meretrici
nel piano derelitto dei bambini ah che sarà che sarà
quel che non ha decenza ne mai ce l’avrà
quel che non ha censura ne mai ce l’avrà quel che non ha ragione.    

Ah che sarà che sarà che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare che tutte le campane andranno a cantare
e tutti i figli insieme a consacrare e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad incontrare perfino il Padre Eterno da così lontano
guardando quell’inferno dovrà benedire quel che non ha governo ne mai ce l’avrà
quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.   

Ah che sarà che sarà quel che non ha governo ne mai ce l’avrà
quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.
Ah che sarà che sarà quel che non ha governo ne mai ce l’avrà
quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio. 
 
           (C. Buarque de Hollanda, I. Fossati)

SALLY

Sally cammina per la strada senza nemmeno guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia di fare la guerra
Sally ha patito troppo,
Sally ha già visto che cosa ti può crollare addosso!
Sally è già stata punita
per ogni sua distrazione o debolezza
per ogni candida carezza
data per non sentire l’amarezza! 

Senti che fuori piove
senti che bel rumore.
Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente
ormai guarda la gente con aria indifferente.
Sono lontani quei momenti
quando uno sguardo provocava turbamenti
quando la vita era più felice
e si potevano mangiare anche le fragole
perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia
.. sopra la follia!      

Senti che fuori piove, senti che bel rumore.
Ma forse Sally è proprio questo il senso, il senso / del tuo vagare
forse davvero ci si deve sentire alla fine un po’ male!
Forse alla fine di questa triste storia qualcuno troverà il coraggio
per affrontare i sensi di colpa e cancellarli da questo viaggio
per vivere davvero ogni momento con ogni suo turbamento e come se fosse l’ultimo! 

Sally cammina per la strada leggera
ormai è sera
si accendono le luci dei lampioni
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni.
Ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa si è salvato
forse davvero non è stato tutto sbagliato
forse era giusto così!
Eh forse, ma forse, ma sì!    

Cosa vuoi che ti dica
senti che bel rumore.
  
          (V. Rossi)

IL TEMPO NON TORNA PIÚ

Spesso le nostre giornate si complicano
mentre le perplessità rimangono qui
E ci si sposta lontano
in un orizzonte più strano
E i conti già fatti non tornano mai    

No il tempo non torna più
e ieri non eri tu
oggi chi sei?     

Cos’è che cambia la vita in noi?
E quello che adesso hai
domani non lo vorrai
Spesso le nostre coscienze ci mormorano
frasi che poi nascondiamo dentro di noi
e ci sentiamo colpiti
per come veniamo cambiati
parole nascoste non escono mai   

No il tempo non torna più
e forse rimani tu con quello che hai
cos’è che grida nascosto in noi?
stanotte non dormirai
ma non capirai    

No il tempo non torna più
e ieri non eri tu
oggi chi sei?          

Vedi il tempo non torna più
No il tempo non torna più
vedi il tempo non torna più
No il tempo non torna più   

          (P. Fabrizi, E. Ruggeri)

I TRENI A VAPORE

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno perché voglio sognare
e nel sogno stringo i pugni
tengo fermo il respiro e sto ad ascoltare       

Qualche volta sono gli alberi d’Africa a chiamare
altre notti sono vele piegate a navigare
Sono uomini e donne piroscafi e bandiere
viaggiatori viaggianti da salvare 
Delle città importanti mi ricordo Milano
livida e sprofondata per sua stessa mano  

E se l’amore che avevo non sa più il mio nome
E se l’amore che avevo non sa più il mio nome   

Come i treni a vapore come i treni a vapore
di stazione in stazione e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
di dolore in dolore
il dolore passerà    
Come i treni a vapore
come i treni a vapore
il dolore passerà  

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno perché so sognare
e mi sogno i tamburi della banda che passa
o che dovrà passare   

Mi sogno la pioggia fredda e dritta sulle mani
i ragazzi della scuola che partono
già domani
Mi sogno i sognatori che sognano la primavera
o qualche altra primavera da aspettare ancora
fra un bicchiere di neve
e un caffé come si deve
quest’inverno passerà  

E se l’amore che avevo non sa più il mio nome
E se l’amore che avevo non sa più il mio nome    

Come i treni a vapore come i treni a vapore
di stazione in stazione e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
di dolore in dolore
il dolore passerà

          (I. Fossati)

TUTTI CERCANO QUALCOSA

Tutti cercano qualcosa magari per vie infinite
magari per vie difficili e misteriose
a volte con arroganza e a volte senza pudore
a volte senza speranza e ormai nemmeno più dolore
soltanto per un po’ di tempo o per la vita intera
nel sole di mezzogiorno o nella polvere di questa lunga sera    

Tutti cercano qualcosa che non sanno più
ma io di più...
ma io di più... 

Mi manchi che fuori è freddo mi manchi che fuori piove
che fuori c’è quest’aria scura che non si muove
e manchi a tutta quanta la terra a tutta la gente del mondo
mi manchi da tutto il tempo nel tempo di questo secondo
e mancano le parole e manca il fiato
e la voce diventa di vetro in questo tempo affilato
tempo che prende fuoco se manchi tu
ma io di più...
ma io di più...        

E sarà fuoco e sarà amore oppure non sarà
e sarà amore da guardare finché non ci vedrà
e sarà amore da pregare finché non tornerà
sarà ricordo da bruciare finché non scalderà
sarà ricordo da portare finché non peserà      

Tutti cercano qualcosa, la verità che non ha confini
il nome della rosa e il nome degli assassini
la verità che non ha colore e dorme sepolta dalle stagioni
e come questo povero cuore non ha padroni
e manca a tutta quanta la terra a tutta la gente del mondo
e manca da tanto tempo in questo tempo di piombo
e tutti vogliono qualcosa che non hanno più
ma io di più...
ma io di più...   

E sarà fuoco e sarà amore oppure non sarà
e sarà amore da guardare finché non ci vedrà
e sarà amore da pregare finché non tornerà
sarà ricordo da bruciare finché non scalderà
sarà ricordo da portare finché non peserà 

          (F. De Gregori)